Cash is (still) the king, ma qualcosa è
cambiato: entro il 2018 i pagamenti con carta raggiungeranno i 246 miliardi di
euro. Quest’anno i New Digital Payment cresceranno del 25%, arrivando a quota
26 miliardi. A trainarne lo sviluppo, secondo il Polimi, saranno soprattutto i
Mobile Payment & Commerce, che toccheranno i 3 miliardi di euro …

di Flavio Padovan

Sta accelerando la diffusione dei pagamenti
digitali in Italia. Oltre le previsioni e in misura maggiore rispetto agli
altri Paesi europei. Un trend di crescita in doppia cifra che, secondo l’ultimo
aggiornamento dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico
di Milano, porterà il denaro elettronico a erodere la quota delle transazioni
in contanti dei consumatori italiani, che nel 2015 sono state pari a 430
miliardi di euro.

“Negli ultimi due anni la crescita dei pagamenti
elettronici con carta ha superato le attese (+10,2% nel 2014 e +12,2% nel
2015), tanto da crescere a un ritmo maggiore di quello della media in Europa
(intorno al 7-8%), sintomo probabilmente di un principio di cambiamento
culturale nei consumatori italiani e di un effetto trascinamento del decreto
‘obbligo Pos’ che ha generato un cambio di atteggiamento anche negli
acquirenti” afferma Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio. “Tenendo
conto che il nostro Paese ha parecchio terreno da recuperare rispetto agli
altri Stati europei ed ipotizzando una crescita che nei prossimi tre anni si
mantenga in linea con quella dell’anno appena trascorso, ossia intorno al
12,1%, stimiamo che i pagamenti con carta nel 2018 potrebbero raggiungere i 246
miliardi di euro”, annuncia Portale.

Sempre più New Digital Payment

Nella famiglia dei pagamenti digitali, la
componente che sta registrando una crescita maggiore è quella dei cosiddetti
New Digital Payment, che raggruppa le transazioni concluse attraverso Pc,
tablet, mobile e quelle realizzate in punto vendita attraverso carte
contactless o su mobile Pos. A fine 2015 i New Digital Payment hanno raggiunto
un valore di transato di circa 21,5 miliardi di euro, in aumento del 22%
rispetto al 2014, conquistando il 12,2% degli acquisti complessivi realizzati
con carte. Entrando più nel dettaglio, le transazioni legate a mobile Pos e
Contactless Payment sono arrivate a 1,2 miliardi nel 2015, ma di gran lunga
predominanti sono quelle dell’e-commerce, che superano i 14 miliardi di euro,
in crescita del 15% rispetto al 2014. Secondo le stime dei ricercatori
dell’Osservatorio, il mondo dei New Digital Payment farà dunque un balzo in
avanti considerevole, arrivando a 26 miliardi di transato.

Più contenuta, ma sempre a doppia cifra, la
crescita dei pagamenti digitali più tradizionali – quelli con carta in negozio
– che nel 2015 hanno raggiungono i 153,4 miliardi di euro (+11% rispetto al
2014).

Il cash resta saldamente in testa …

Continua a essere il contante lo strumento
preferito dagli italiani per gli acquisti. Il Rapporto ricorda che il 56% dei
consumi è pagato con il cash e che in termini di transazioni questo significa
che nell’80% dei casi per lo shopping utilizziamo ancora i contanti. Eppure
l’Italia ha dal punto di vista infrastrutturale una situazione in linea o
migliore di molti Paesi, anche di quelli più sviluppati: nel 2015 i Pos attivi
erano circa 1,76 milioni (in leggera decrescita rispetto al 2014) ed erano in
circolazione 87 milioni di carte (+1% rispetto al 2014).

Pur restando lontani nell’utilizzo della moneta
elettronica rispetto al resto d’Europa, nel 2015 è stato però registrato un
segnale molto positivo: il valore del transato è cresciuto maggiormente
rispetto agli anni precedenti, con un tasso del 12,2% (da 156 a 174,7 miliardi
di euro) rispetto a un tasso medio dei tre anni precedenti del 5,6%, mentre il
numero delle transazioni è salito del 13,7%, da 2,33 a 2,64 miliardi. In
aumento il numero delle transazioni pro capite (da 38,8 a 44,1), anche se è
ancora molto lontano dalla media europea, mentre si contrae lo scontrino medio
(da 67 euro a 66 euro).

“Per colmare il ritardo nella diffusione dei
pagamenti digitali in Italia rispetto alla media europea – afferma Portale – a
nostro avviso è necessario muoversi in due direzioni: consolidare l’offerta di
servizi innovativi che facciano davvero leva sull’attrattività dei pagamenti
innovativi e mettere in atto un piano di incentivi promosso dal soggetto
pubblico”.

e-commerce ed e-payment: + 13%

Approfondendo i dati del rapporto “I
Pagamenti Digitali in Italia
”, pubblicato in collaborazione con CartaSi,
Consorzio CBI, Intesa Sanpaolo, PayPal e Tim
, si
scopre che il transato relativo all’e-commerce, cioè agli acquisti da PC o
Tablet di prodotti, servizi e contenuti digitali, e all’e-payment (pagamenti da
PC e Tablet per ricariche, bollette, tasse, multe, ecc.) vale complessivamente
17,3 miliardi di euro nel 2015 (+13%). In particolare, lo scorso anno
l’e-payment ha raggiunto i 3 miliardi di euro di transato (+20%) di cui il 55%
è riconducibile ai pagamenti alle Utility o a quelli verso la Pubblica
Amministrazione (bollette, tasse e multe, ecc.), in crescita rispetto al 50%
del 2014. Il 30% è dovuto alle ricariche dei conti gioco (era il 35% nel 2014),
utilizzati poi sul Web, mentre il restante 15% è imputabile alle ricariche
telefoniche effettuate dal web.

Per il 2016 l’Osservatorio prevede una
considerevole crescita dei pagamenti digitali verso le amministrazioni
pubbliche grazie all’importante lavoro svolto da AgID con PagoPA e all’obbligo
per la PA di accettare i pagamenti in modalità elettronica. Uno sviluppo che
dovrebbe continuare anche nei prossimi anni, arrivando nel 2018 a un transato
stimato tra i 5 e i 7 miliardi di euro.

Dal mobile una spinta importante

Il rapporto privilegiato degli italiani con gli
smartphone si riscontra anche nei pagamenti digitali. Nel 2015 il Mobile Remote
Commerce è arrivato a quasi 2,7 miliardi di euro, crescendo del 56%.

L’Osservatorio stima che il transato legato al
mondo dei contenuti digitali, spinto dalle applicazioni, possa raggiungere 1,1
miliardi di euro nel 2018, mentre il Mobile Remote Commerce di beni e servizi
toccherà tra i 4,2 e i 4,8 miliardi di euro, coprendo oltre il 15% dell’intero
e-commerce. Un aiuto per lo sviluppo è atteso dall’ingresso di nuovi esercenti
e dalla semplificazione della fase di pagamento garantita dai Mobile Wallet.

“Il Turismo rimane la componente più importante
nella crescita del transato di Mobile Commerce di beni e servizi: registra
infatti un +56% rispetto al 2014, con quasi 540 milioni di euro di transato
(erano 346 milioni di euro nel 2014), seppur in lieve decrescita nel peso
relativo delle diverse componenti a vantaggio della categoria Informatica ed
Elettronica, che registra circa 370 milioni di euro di transato (erano poco più
di 155 milioni di euro nel 2014)”, afferma Ivano Asaro, Ricercatore
dell’Osservatorio. “L’abbigliamento continua a mantenere un ruolo di primo
piano (15% del transato) con circa 280 milioni di euro transati nel 2015 (erano
poco meno di 170 milioni di euro nel 2014). La categoria ‘Altro’ – trainata dal
couponing e dal ticketing di eventi – registra infine 446 milioni di euro di
valore movimentato, in crescita del 42% rispetto al 2014”, conclude Asaro.

Dopo alcuni anni di lenta crescita, anche il Mobile
Remote Payment di beni e servizi fa registrare un importante sviluppo. Nel 2015
sono stati superati i 300 milioni di euro, con un aumento del 75% sostenuto in
particolare dai pagamenti di ricariche telefoniche e bollettini
(rispettivamente 67% e 19% del totale). Tra le altre componenti, cresce il
ruolo del car sharing e dei servizi di mobile parking, oltre ai biglietti per
il trasporto pubblico locale, raddoppiati nel 2015 rispetto all’anno
precedente.

Le prospettive per i pagamenti sembrano, dunque,
essere più che positive e l’ormai prossimo lancio sul mercato italiano dei
wallet degli OTP (in prima linea Apple, Google, Samsung, Amazon) e l’estensione
dei sistemi P2P ai settori business e PA non potranno che migliorare la
predisposizione degli italiani all’utilizzo della moneta elettronica, trainando
l’intero settore verso un’ulteriore sviluppo.