Mattia Schieppati.

Se fino a qualche anno fa si chiedeva consiglio all’amico, al collega, alla peggio ci si imbarcava in un pomeriggio di scarpinata tra marciapiedi e vetrine in attesa della folgorazione e dell’acquisto giusto, oggi è radicalmente tutto cambiato. Lo sappiamo e ora i numeri confermano. Le propensioni all’acquisto ricevono una spinta decisiva dalla navigazione su smartphone, che si tratti della scelta del ristorante dove consumare la cena, come di opzioni più impattanti dal punto di vista del portafoglio, per esempio l’acquisto di un’auto. È quanto emerge da una ricerca svolta da Doxa e Politecnico di Milano per Google

Il rapporto, basato sulle interviste a un campione di 5 mila utenti italiani per una proiezione di 29 milioni di possessori di smartphone, si focalizza su 4 settori:  automotive, retail, tech e travel. A spiccare è un dato chiaro: in Italia, gli smartphone influenzano le scelte di acquisto di 8 milioni di persone ogni mese e il valore del mobile sulle scelte d’acquisto si estende ben oltre l’e-commerce. Il report testimonia infatti che il mobile non solo viene usato in concomitanza con altri dispositivi come «secondo schermo», per confronti e valutazioni su prezzi e convenienza, ma è rilevante anche in settori in cui il commercio elettronico non è ancora sviluppato, come l’automotive.

Il bisogno di acquistare un prodotto nasce in più del 10% dei casi da uno stimolo ricevuto via mobile. Si ricorre allo smartphone come fonte d’ispirazione, ma il telefonino è anche uno strumento chiave per la ricerca di informazioni, con il 40% degli utenti che lo ritiene fondamentale (56% in ambito travel e 61% in ambito automotive). 3 utenti su 10 utilizzano il proprio smartphone per trovare info sui prodotti e sui servizi nella fase precedente all’acquisto. Tale rilevanza aumenta subito prima della conversione: sia che l’acquisto avvenga in store sia che avvenga via desktop, il mobile rappresenta un forte alleato che permette di verificare last minute e con urgenza la localizzazione dei punti vendita, disponibilità di offerte migliori e confronto prezzi, o addirittura verificare la correttezza delle informazioni fornite dal venditore in negozio.

Sempre in base alla ricerca, emerge come il mobile abbia rivoluzionato il modo di informarsi degli utenti favorendo la nascita di numerosi “micro-momenti” che fanno balenare l’idea dell’acquisto e spingono alla scelta: si tratta di istanti di accesso al mobile per una consultazione, valutazione, decisione che non hanno niente a che fare con il “tempo dedicato allo shopping”: queste consultazioni decisive avvengono infatti soprattutto in casa mentre si guarda la tv – il 60% degli utenti usa lo smartphone davanti alla televisione – o lungo il percorso lavoro-casa.