L’operazione, del valore di 500 milioni di euro,
riguarda la gestione di circa 13,5 milioni di carte di pagamento, 206 mila
terminali POS e 12mila ATM di UBIS in Italia, Germania e Austria. Firmato
contestualmente anche un contratto di outsourcing per un periodo di 10 anni …


Di Flavio Padovan

Continua il processo di consolidamento della monetica in Italia.
Dopo il passaggio di Setefi dal Gruppo Intesa SanPaolo ai fondi americani
riuniti in Mercury, azionista di controllo di ICBPI (che sta per ufficializzare
anche l’acquisizione di Bassilichi), è SIA a
mettere a segno un’importante operazione. Il gruppo italiano, che ha come
azionisti principali CDP e F2I, ha, infatti, annunciato l’acquisizione da UniCredit Business Integrated Solutions (UBIS) delle attività di elaborazione dei pagamenti tramite carte in
Italia, Germania e Austria per 500 milioni di euro.

L’accordo riguarda il processing di circa 13,5 milioni di carte
di pagamento e la gestione di 206 mila POS e di 12 mila ATM nei 3 Paesi
europei. I 400 dipendenti che attualmente svolgono queste attività in Italia,
Austria, Germania e Romania saranno trasferiti a SIA al termine
dell’operazione.

Nel 2015, su base pro-forma, le attività di elaborazione dei
pagamenti tramite carte hanno generato a UniCredit ricavi totali per 108
milioni di euro, con un margine operativo lordo del 38%.

UBIS ha inoltre firmato con SIA un contratto di outsourcing
della durata di dieci anni per la fornitura di servizi di processing delle
transazioni effettuate con carte di debito, credito e prepagate, e per la
gestione dei POS e degli ATM.

L’acquisizione rappresenta per SIA la continuazione del percorso
di crescita dimensionale: grazie a questa operazione, i ricavi aumenteranno di
oltre il 20% (dati pro-forma 2015).

“Questa acquisizione permette a SIA di rafforzare ulteriormente
il proprio posizionamento competitivo a livello nazionale e internazionale,
soprattutto in Germania e Austria – due tra i principali mercati target del
Piano Industriale 2016-2018 – di aumentare i volumi dei pagamenti gestiti sulle
nostre piattaforme tecnologiche e di raggiungere, quindi, maggiori economie di
scala”, ha commentato Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato
di SIA.

Grazie all’accordo, nell’ambito della monetica, i dati 2015 di
SIA – su base pro-forma – indicano un aumento delle operazioni di pagamento con
carte da circa 4 miliardi a oltre 5 miliardi.

In questa operazione SIA è stata assistita dallo Studio
Chiomenti come consulente legale, dallo Studio Tremonti per gli aspetti fiscali
e da Ernst & Young come advisor finanziario. UniCredit è stata supportata
da PricewaterhouseCoopers e HSBC come consulenti finanziari e da DLA Piper come
consulente legale.

Le principali operazioni del 2016

L’acquisizione delle
attività di monetica di UniCredit è l’ultima di numerose iniziative messe in
campo negli ultimi mesi da SIA per accelerare la crescita nel settore dei
pagamenti, in particolare a livello internazionale. E’ di pochi giorni fa
l’annuncio della realizzazione per la banca CSOB, facente parte del Gruppo
belga KBC, del primo mobile wallet per pagamenti NFC in Repubblica Ceca che
supporta i circuiti MasterCard e VISA (leggi la notizia su Bancaforte.it). A giugno è stato
raggiunto un accordo con Raphaels Bank per lo sviluppo e il lancio nel Regno
Unito e nel resto d’Europa di nuove soluzioni di pagamento nell’ambito della
SEPA, delle carte e dei servizi via mobile (leggi la notizia e vedi la videointervista
John Box di Raphaels Bank). Ad aprile, poi, grazie
alla firma con la Banca Centrale della Nuova Zelanda, sono salite a 14 le
istituzione centrale di Europa, Africa, Medio Oriente e Oceania ad aver
adottato le tecnologie di SIA per i propri sistemi interbancari di pagamento (leggi la notizia). Molto importante, infine,
l’intesa raggiunta a febbraio con EBA Clearing per lo sviluppo
dell’infrastruttura pan-europea di instant payment la cui partenza è prevista
entro fine 2017 (vedi la videointervista ad Erwin Kulk di EBA CLEARING).